giovedì 5 settembre 2013 Unknown

Lecce: un bilancio del mercato


Il 2 settembre alle ore 23 è stata messa la parola fine (con buona pace degli allenatori) alla sessione estiva del calciomercato. Un periodo che ha sostanzialmente rinnovato la rosa giallorossa, che sembra sì forte ma sicuramente non reciterà il ruolo di ammazza campionato che era stato preannunciato l’anno scorso, con le conseguenze che tutti noi conosciamo.


In porta Benassi è emigrato verso Reggio Calabria, ed è stato sostituito da Filippo Perucchini, giovane portiere del vivaio del Milan che durante la stagione scorsa ha difeso egregiamente i pali del Como. Come secondo la società ha deciso di puntare su Bleve, diciottenne di cui si dice un gran bene.
Il mercato della difesa ha poggiato sulla conferma di Martinez, il quale si è unito alla compagnia a fine luglio e quindi non può dirsi ancora al 100% della sua condizione fisica. Oltre a lui gli unici reduci della passata stagione sono Diniz e D’Ambrosio, con il secondo però che fino all’ultimo è stato sul piede di partenza, salvo poi non trovare l’accordo con il Grosseto. Da tenere in considerazione il ritorno di Rullo dopo 6 anni (un giocatore sicuramente da ritrovare) e gli arrivi di Vinetot e Bencivenga, oltre a quello del salentino Sales.

Il centrocampo e l’attacco sono i due reparti che sono stati interessati dal maggior numero di modifiche. Nel cuore della manovra l’unico ad essere stato confermato è stato Bogliacino, al quale Moriero ha affidato le chiavi della regia arretrandolo di qualche metro. Per il resto sia sulle fasce che al centro c’è stata una rivoluzione totale: via gente come Falco, Chiricò, Memushaj e, tra mille polemiche, Giacomazzi, dentro gente esperta come Papini, Bellazzini, Melara, Ferreira Pinto e ulteriori scommesse come l’ex Napoli Amodio. La prima linea, caratterizzata dall’addio tra gli altri di Foti e Jeda, ha fatto registrare la ciliegina sulla torta, con l’acquisto di Miccoli a parametro zero (un giocatore che se in forma può vincere le partite da solo in categorie come queste) insieme ai giovani Zigoni, Beretta e all’incognita Bozzi.

Il ds Tesoro parla di una squadra migliorata rispetto all’anno scorso: il primo impegno di campionato ha confermato alcuni limiti difensivi e caratteriali presenti già nella stagione passata, ma forse assisteremo a una partenza lenta e a una carburazione della squadra col tempo. Ai posteri l’ardua sentenza.
                                                                                                   
                                                                                                        Giampiero Centonze


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