Incubo senza fine per un Lecce
confusionario e nervoso, che cede in casa per 2-1 contro un Catanzaro per nulla
trascendentale, chiudendo in 9 uomini e rimanendo così da solo in fondo alla classifica,
vista la vittoria della Paganese.
La formazione iniziale del Lecce
vede alcuni cambi importanti: Bleve (esordio assoluto per lui nei campionati
professionisti) è in porta al posto di Perucchini, Ferrero affianca Martinez e
Amodio fa il suo esordio davanti alla difesa, in una sorta di 4-3-1-2 con
Bellazzini dietro le punte Miccoli e Zigoni. Partenza choc per la squadra di
casa, che incassa il gol dopo sette minuti. Ferrero sbaglia un lancio
innescando una veloce ripartenza degli ospiti, con un cross dalla sinistra alla
fine facilmente leggibile sul quale però Nunzella e Bleve si addormentano,
consentendo a Marchi un facile colpo di testa che finisce in fondo al sacco. I
primi venti minuti sono terribili, con il Catanzaro che sfiora il gol ancora in
contropiede e il Lecce che non riesce a imbastire azioni degne di nota: sulla
sinistra Nunzella soffre terribilmente, mentre a centrocampo Amodio e Salvi
sono bravi nell’interdizione ma non altrettanto nella proposizione. Bleve evita
il 2-0 parando un diagonale (21’), innescando una reazione d’orgoglio della
squadra, con protagonista principale Miccoli. Prima una sua punizione costringe
all’uscita con i pugni Bindi, poi un contropiede ben orchestrato dal “Romario
del Salento” viene concluso con un tiro fiacco da Bellazzini (39’). Proprio in
quest’azione il capitano è costretto ad uscire per un risentimento muscolare,
lasciando il posto a Beretta. Il primo tempo si chiude con una punizione di
Bellazzini alzata in angolo.
Dopo il tè caldo, il Lecce trova
il pareggio (46’): su azione d’angolo Ferrero spizza per D’Ambrosio (capitano
dopo l’uscita di Miccoli) che deve solo appoggiare in rete. Sembra tutto un
altro Lecce, più convinto e più presente nella partita, anche se non crea tantissimo.
La squadra ospite invece, oltre a esasperare ogni contatto fisico, con
giocatori spesso a terra, sembra aspettare sorniona un episodio favorevole, che
si verifica al 63’: dopo un errore ancora del tandem Bleve-Nunzella, Ferrero
non può fare altro che commettere un fallo da ammonizione. Peccato che sia la
seconda per lui, che finisce sotto la doccia anticipatamente. A questo punto
Moriero fa entrare Vinetot per Amodio (buon esordio complessivamente per lui)
passando al 4-3-2, ma il difensore francese si fa subito superare in velocità
su una punizione previdibilissima, con Fioretti che segna il 2-1 in diagonale
(65’). La partita praticamente finisce qui, visto che il Lecce, a cui saltano i
nervi, chiude in 9 (espulso D’Ambrosio per proteste) e il Catanzaro non forza
più di tanto, rischiando anzi su qualche palla vagante. Al fischio finale monta
la contestazione verso Moriero e la famiglia Tesoro: possibili novità in
settimana?
Le Pagelle
Bleve 5.5 Un esordio non molto
positivo per lui: a parte il risultato, prende il gol dello 0-1 in maniera
balorda, senza uscire nell’area piccola. Poi si riscatta con qualche buona
parata
D’Ambrosio 5.5 Non soffre moltissimo nel primo tempo. Ha il
merito di riagguantare il risultato, ma sul 2-1 perde completamente la testa
facendosi espellere
Martinez 5.5 Nessun errore da matita rossa, ma neanche
interventi da ricordare
Ferrero 5 I piedi non sono la peculiarità di questo
difensore: da un lancio sbagliato nasce lo 0-1. Rimedia la prima ammonizione in
maniera scellerata, e la sua espulsione successiva apre le porte alla nuova
sconfitta.
Nunzella 4.5 Partita da dimenticare per il giovane terzino:
sempre in sofferenza e tanti passaggi (e controlli) sbagliati.
Melara 5 Qualche spunto soprattutto nel secondo tempo, ma
del giocatore che ci aveva fatto ammattire in Lecce-Carpi nemmeno l’ombra.
Amodio 6 Un esordio interessante il suo: per carità, è
ancora molto imballato, ma si vede che è un giocatore importante. Si fa sentire
specialmente in interdizione: col suo cambio il Lecce perde tanto (Vinetot 4.5 è
incredibile come ogni partita si possa macchiare di una sua nefandezza)
Salvi 6 Nel primo tempo è molto defilato, stranamente, ma
comunque è sempre presente nell’azione. Lo trovi da tutte le parti, questo qui:
continua a essere una delle poche sorprese del campionato giallorosso.
Bellazzini 5.5 Una sua punizione nel primo tempo meriterebbe
miglior fortuna. Qualche progresso rispetto alle ultime uscite, anche perché è
più al centro della manovra, ma deve ancora migliorare nelle azioni manovrate (
Ferreira Pinto s.v.)
Miccoli 5.5 Il solito impegno e voglia di fare, ma forse
dalla sua uscita la squadra comincia a giocare meglio (Beretta 5.5 Da seconda
punta è spesso presente nelle azioni, ma conclude poco in porta)
Zigoni 5 Incredibilmente lento e abulico, il suo ruolo in
questa squadra è ancora enigmatico. Non è un pericolo per la porta avversaria
di certo
Moriero 5 Neanche una rivoluzione, forse annunciata, cambia
la storia. Perché Bleve, ad esempio? Con il passaggio al 4-3-2 consegna la
partita al Catanzaro.
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