Nella prima di campionato al “Via
del Mare”, va in scena il peggiore degli incubi per i tifosi giallorossi, che
vedono soccombere la squadra di casa al cospetto dell’Aquila, onesta formazione
che si limita a svolgere il proprio compitino, nulla più. Finisce 2-1 ed è già
contestazione verso la squadra e la dirigenza.
Moriero schiera dal primo minuto
il nuovo acquisto Ferreira Pinto, al posto di Melara, confermando per il resto
la formazione di Salerno. Un avvio con poche emozioni per entrambi le squadre,
con L’Aquila che tenta il gol su alcune azioni d’angolo e un Lecce da andamento
lento, con una manovra troppo elaborata. Ferreira Pinto sulla destra è abbastanza in
ombra, Bellazzini lo stesso. E si sa, quando in un 4-4-2 le fasce non girano
c’è poco da stare allegri. Solo Bencivenga sembra predicare nel deserto, con
alcuni bei spunti e un cross interessante che Miccoli mette alto di testa ( non
è la sua specialità). In un momento di stanca ecco come un fulmine a ciel
sereno il gol dell’Aquila, con De Sousa che dai 25 metri lascia partire un tiro
di contro balzo che si insacca alla sinistra di Perucchini: centrali difensivi
giallorossi non irreprensibili in quest’occasione (39’)
La ripresa è una sofferenza
immane per i tifosi giallorossi, che vedono gli ospiti, senza strafare,
sprecare alcune buone occasioni. Moriero
prova a scuotere i suoi, facendo entrare Doumbia e Parfait (al posto di
Ferreira Pinto e Zigoni, nel primo tempo Rullo per infortunio aveva lasciato il
posto a Sales) e avanzando Bogliacino (si passa al 4-2-3-1), ma non c’è trippa
per gatti: il Lecce oggi sembra proprio aspettare l’arrivo del 90’ con
rassegnazione. Ma prima del 90’ c’è tempo per il 2-0 aquilano, su rigore di
Infantino concesso in un’azione in cui i difensori giallorossi, Sales e
Martinez su tutti, hanno steso un tappeto rosso all’avversario (84’). A questo
punto esplode la rabbia civile dei tifosi: il gol di Miccoli all’ultimo minuto
di recupero vale solo per gli annali. Si preannuncia una settimana non calda,
ma rovente per mister Moriero.
Le pagelle dei giallorossi
PERUCCHINI 5.5 Non deve fare
grandissime parate (come a Salerno d’altronde), ma forse sul gol di De Sousa
non è esente da colpe. Da rivedere qualche uscita kamikaze
BENCIVENGA 5.5 Uno dei pochi a
correre e dannarsi nel primo tempo, mette in mezzo qualche pallone
interessante. cala vistosamente nella ripresa
VINETOT 4.5 In
occasione del primo gol, mentre De Sousa tira, lui sembra pensare ad altro. Ci
si interroga sulle qualità recondite che
Moriero ha visto in questo difensore: un passaggio con lui può sembrare una
scalata all’Everest
MARTINEZ 5 Prestazione da
dimenticare per lui. Nulla da eccepire sulla grinta, per carità, ma sull’azione
del rigore gestisce il pallone in maniera assurda.
RULLO 6 Non stava demeritando: un infortunio lo
blocca (SALES 5 Non prova mai una giocata diversa dalla banalità: tiene la posizione
o si limita ad appoggiare al compagno vicino. Causa il penalty)
FERREIRA PINTO 5 Decisamente da
rivedere, in condizioni fisiche migliori si spera (DOUMBIA 5.5 Mette in campo
un po’ più di dinamismo: e se fosse stato schierato dall’inizio?)
SALVI 6 Nel primo tempo ha sulle
spalle tutta l’interdizione giallorossa, ruba e spesso riparte. Ma non può
giocare da solo per 90 minuti
BOGLIACINO 5 Prestazione da
matita rossa per l’uruguaiano. Non
azzecca un lancio, ed è nervoso.
BELLAZZINI 5 Prima sulla sinistra, poi sulla destra. Il
risultato è lo stesso: il nulla più totale.
MICCOLI 5.5 Qualche punizione
sprecata e un gol per l’onore. Ma la Lega Pro finora ha visto il vero Miccoli
solo a sprazzi: può fare molto di più
ZIGONI 4.5 Più
che l’attaccante, sembra fare in qualche caso il centrocampista e altre volte
il difensore, ma avversario (PARFAIT 5.5 Buona corsa e alcuni lanci che
avrebbero meritato miglior sorte. Non era lui che poteva cambiare la partita
però)
MORIERO 5 Se a Salerno qualche
nota positiva si poteva evincere, di questa prestazione bisogna cancellare
tutto. La sostituzione di Zigoni è tutto un
programma, e la forma fisica va migliorata assolutamente. Sarà una settimana
dura per lui
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