Scontata la pausa impostagli dal calendario, il Lecce riprende la sua marcia ospitando al Via del Mare la Reggiana. Un incontro che manca in gare ufficiali da 13 anni, precisamente dal campionato di serie B 98-99 (vittoria del Lecce con gol di Giannini), e che presenta nella storia un sostanziale equilibrio: 3 vittorie giallorosse, 3 pari e 3 vittorie emiliane nel nostro stadio. Quest’ultime sono concentrate tutte negli anni tra il ’91 e il ’94, che sono poi gli anni di massimo splendore per la società gigliata, nei quali la squadra, guidata da Pippo Marchioro, lottava a pieno regime per la serie A, disputata per tre campionati (due di fila) con poca fortuna e una sola salvezza stentata.
Squadra blasonata, quella di Reggio Emilia, che dal ’97 in poi non è riuscita più a tornare nella massima serie, e anzi ha conosciuto un declino rapido che l’ha portata anche al fallimento del 2005. In questo campionato di Lega Pro la Reggiana è allenata da Lamberto Zauli, che da calciatore (era un fantasista) ha scritto pagine importanti della storia ad esempio del Vicenza che disputò la Coppa delle Coppe del ’98. La sua esperienza a Reggio fino ad ora è stata molto tribolata, così come il campionato dei granata, che navigano ai limiti della zona playout (dopo una partenza con ben altri presagi), con soli 12 punti raccolti, frutto di 3 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte. Di questi solo 1 punto è arrivato fuori casa, dove i gigliati non segnano da quasi 2 mesi (l’unico gol l’hanno realizzato il 23 settembre, e chiaramente sono il peggior attacco esterno). La vittoria contro la Tritium di domenica è giunta dopo un digiuno che durava dal 16 settembre, e seppur con largo punteggio non è stata ben accolta dai tifosi, che hanno contestato civilmente voltando le spalle ai 22 in campo.
Si scontrano quindi la squadra con il miglior rendimento interno e il peggior rendimento esterno, con il Lecce alla caccia della sesta vittoria su sei in campionato tra le mura amiche, evento che sarebbe unico tra i professionisti, dove il Lecce è l’unica rimasta ad avere il filotto aperto dopo che la Juve si è fermata con l’Inter. Più in generale sei vittorie di fila in casa non si verificano dalla stagione della promozione in serie A con Sonetti, quando le vittorie furono sette (dal 7 febbraio al 9 maggio 1999).
La rosa della Reggiana è molto ampia, con qualche giocatore importante da ricordare. In porta rientra dalla squalifica Tomasig, ex Albinoleffe, in difesa c’è tra gli altri l’ex Primavera del Palermo Cossentino, insieme a una eterna promessa come Magliocchetti e a un uomo d’esperienza per la categoria come Zini; a centrocampo sulle fasce gente come Antonelli o Matteini che hanno conosciuto la serie A, senza dimenticare il mediano ex Cagliari Parola e il trequartista Alessi (che sarà assente a Lecce causa squalifica e che vanta un’esperienza infruttuosa nel Napoli di dieci anni fa), mentre in attacco c’è gente di categoria come Rossi (autore di 4 gol) o De Cenco, oltre ad alcuni giovani.
Probabili formazioni
Per ciò che concerne le probabili formazioni, nella Reggiana rientrano Tomasig e Bani dalla squalifica, regime in cui si trovano però Alessi e Mei. Probabile il rispolvero di Zini al centro della difesa, in ballottaggio con Aya.
REGGIANA (4-4-2) Tomasig; Bani, Cossentino, Zini (Aya), Magliocchetti; Antonelli, Viapiana, Ardizzone, Matteini; Rossi, Sprocati
Nel Lecce invece potrebbero esserci alcune novità importanti, come il reintegro di Vanin sulla fascia, con Diniz che prenderebbe il posto di Di Maio, e di Legittimo, al posto dell’infortunato Tomi. La piazza chiede l’impiego di De Rose a centrocampo (è difficile però che Lerda possa risentire di condizionamenti): possibile un suo ballottaggio con un Giacomazzi poco brillante ultimamente. Confermatissimi Falco, Bogliacino e Chiricò alle spalle di Foti.
LECCE (4-2-3-1) Benassi; Vanin, Diniz, Esposito, Legittimo; Giacomazzi (De Rose), Memushaj; Falco, Bogliacino, Chiricò; Foti
Giampiero Centonze
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