Per la gara Lecce - Como è stato designato il sig. Domenico Rocca |
Dopo aver superato senza particolari patemi l’esame Tritium, il Lecce è atteso dal posticipo di lunedì contro il Como. Un incontro che manca dal 1995 al Via del Mare, anno che vide entrambi le formazioni retrocedere mestamente nell’allora C1: quel precedente vide la vittoria giallorossa per 1-0, in un match utile solo per le statistiche.
La squadra che andremo ad affrontare sta vivendo un momento tutto sommato positivo, preceduto però da una lunga serie di risultati negativi che l’avevano portata in piena zona playout. Dopo un inizio entusiasmante, con l’apice del terzo posto da imbattuta (tre vittorie e tre pari) alla settima giornata, ha collezionato nel resto del campionato solo due vittorie, per giunta nel girone di ritorno, in casa contro Tritium e Reggiana. Fuori dalle mura amiche non vince da metà ottobre (ha vinto solo a Salò e Reggio Emilia), ma è rimasta con le pive nel sacco solo in due occasioni (a Bergamo e San Marino). Non c’è dubbio che tanti pareggi (ben 10) sono stati complici in un rallentamento generale della squadra, che si è adagiata di conseguenza a metà classifica in una zona però molto pericolosa, visto l’unico punto di vantaggio dalla zona playout. Il mercato di gennaio ha portato diversi volti nuovi in casa lombarda, alcuni già protagonisti come l’ala Schenetti, autore di un grande gol domenica scorsa, l’attaccante ex Taranto e Gubbio Mendicino o il difensore Migliorini, altri meno, come Taider, fratello del più famoso centrocampista del Bologna.
Le probabili formazioni
Per quanto riguarda le formazioni, nel Lecce alcuni dubbi nel ruolo dell’attaccante centrale da affiancare a Bogliacino. Tra i pali Benassi è ormai recuperato. In attacco accanto a Bogliacino, Cheva è favorito su Jeda. Confermati sugli esterni Chiricò e Falco. Out Di Maio, Vanin e Pià. Mister Toma è alla caccia della diciannovesima vittoria di fila in campionato, contando l’ultima gara della scorsa stagione, le quindici vinte alla guida della Beretti e le due vinte con il Lecce “dei grandi”
LECCE (4-2-4) Benassi; D’Ambrosio, Vinicius, Esposito, Tomi; Giacomazzi, Memushaj; Chiricò, Bogliacino, Chevanton, Falco
Nel Como mister Paolucci dovrebbe avere tutti a disposizione, schierando la squadra con lo stesso 4-2-3-1 che ha battuto la Reggiana. A centrocampo importante l’apporto in copertura dell’ex Ardito, mentre in attacco attenzione alle ali Donnarumma (otto gol per lui) e Schenetti.
COMO (4-2-3-1): Perucchini; Luoni, Migliorini, Marchi, D. Donnarumma; Ardito, Verachi; Schenetti, Tremolada, A, Donnarumma; Mendicino
La partita di andata
La partita di andata, il primo pareggio stagionale, è ricordata da tutti per la prestazione non edificante dell’arbitro. Lecce in vantaggio di due gol, messi a segno da Foti (colpo di testa su cross di Chiricò) e da De Rose (con un tiro dalla distanza), che sembra poter gestire in maniera tranquilla, ma in pochi minuti, all’inizio del secondo tempo cambia tutto. Prima il direttore di gara concede un rigore abbastanza dubbio ai lariani, per una leggera trattenuta da parte di Esposito sul centravanti avversario, ed espelle il difensore salentino per doppia ammonizione. Rigore realizzato da Tremolada e vantaggio ridotto. Come se non bastasse, sul capovolgimento di fronte non viene concesso un rigore clamoroso ai danni di Foti, quasi travolto dal portiere comasco: il centravanti siciliano è ammonito per simulazione. Il Lecce sembra tenere in 10, ma negli ultimi minuti un errore difensivo, con Cia dimenticato in area, porta ad un pareggio che lascia tanto amaro in bocca.
Giampiero Centonze
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