Un momento dell'incontro di ieri a Vernole |
Ieri sera a Vernole, presso il Cantiere delle Arti Koinè, si è tenuto un incontro tra una rappresentativa dell'U.S. Lecce e i tifosi vernolesi. L'evento, organizzato da Alessandro Turco, ha visto la partecipazione di tanti tifosi, entusiasti per l'arrivo dei giocatori, Vinicius, Tomi e Zappacosta, e del mister Antonio Toma. Tante le domande, moderate da Silvia Famularo, responsabile pubbliche relazione dell'U.S. Lecce, fatte ai presenti, condite da apprezzamenti per il lavoro svolto dal mister e per l'impegno profuso dai giocatori. Tra le tante domande, i giallorossi hanno sottolineato l'importanza di Giacomazzi e Chevanton, come giocatori-spogliatoio ed è emersa la modestia di mister Toma nel definire tutti i suoi atleti ben più forti del Toma giocatore. E' intervenuta, presentando Lecce in Azione, Gemma De Rosa, vicepresidente del gruppo.
Mondo Lecce nell'occasione ha posto alcune domande a Giacomo Zappacosta, mediano della squadra giallorossa.
Insieme al nuovo mister è arrivato anche un diverso carico di lavoro. Quale è stato il vostro approccio?
Il cambiamento, all'interno dello spogliatoio, c'è stato. Con il mister siamo passati a dei carichi di lavoro diversi per aumentare la preparazione fisica. Lui ha dei concetti ben precisi sul nostro sistema di gioco e ce li sta facendo, pian piano, assimilare. La sua impronta si vede già.
Il nuovo modulo richiede un impegno ancora più importante nella fase difensiva?
Sicuramente, quando giochi con quattro attaccanti, è necessaria una particolare attenzione alla difesa. Però il mister ha un'idea ben precisa. Comunque ci sacrifichiamo tutti: vuole sempre sei persone che difendono. La fase difensiva del mister parte proprio dalla rimessa del portiere e tutti cerchiamo di collaborare.
Tu sei abituato al calcio pugliese, essendo stato a Barletta l'anno scorso. Cosa pensi del clima, a livello di tifoseria, che si respira al sud?
Ovviamente lo dice la storia che Lecce è un ambiente di un'altra categoria, essendo nato per stare in serie A. A livello di tifoseria, si notano queste differenze: personalmente, ho sempre giocato in squadre del sud, sono abituato a queste categorie, ma si vede che qui c'è l'impronta della serie A. La gente ha voglia di tornare nella massima serie.
Domenica mancherà Benassi, quanto sarà importante la sua assenza?
Max purtroppo è stato sfortunato per questa botta alla costola. Devo comunque fare i complimenti a Davide (Petrachi, ndr) che si è allenato sempre con grande professionalità per farsi trovare pronto, perché non è facile fare il secondo e stare sempre in panchina. Ora tocca a lui e sono sicuro che farà benissimo.
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