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Stadio Via del Mare - photo by: uslecce.it |
Lega Pro deve essere? E Lega Pro
sia. È inutile attendere la sentenza del TNAS o di chissà quale altro
tribunale: i "poteri forti" del calcio hanno deciso che il Lecce
dovrà scontare le sue colpe (se di colpe si può parlare, considerato il
processo-farsa che ci ha condannati) nel girone A delle ex serie C, con buona
pace del Vicenza ripescato in serie B. Ormai è praticamente impossibile che
qualche sentenza possa stravolgere la situazione attuale, e a questo punto,
visto anche l'imminente inizio del campionato, non resta che guardare a questa
nuova avventura, consci di poter ritornare al più presto ai livelli che ci
competono.
Nemmeno il destino è stato
benevolo con il Lecce: il fatto di essere stati inseriti nel girone settentrionale
non è sicuramente positivo, se si considerano le lunghe trasferte che la
squadra dovrà affrontare. Fatta eccezione per la trasferta in terra siciliana
per affrontare il Trapani (non vorremmo trovarci assolutamente nei panni dei
tifosi trapanesi!), il Lecce dovrà macinare chilometri su chilometri per
giocarsi i tre punti sui campi del nord Italia, sfidando condizioni climatiche
che soprattutto nel periodo invernale saranno poco favorevoli. Di certo non si
avrà a che fare con tifoserie "calde" come quelle meridionali (piazze
come quelle di Avellino, Benevento e Nocera sono nel girone B), dove i tifosi
giocano sempre un ruolo importante. Ma bisognerà tenere d'occhio squadre dal
passato importante, come Cremonese, Treviso, Como e Albinoleffe e le mine vaganti
di ogni campionato (personalmente, credo che il Lumezzane sia una tra le più
pericolose).
Dal canto suo la Società ha reso ancor più chiara la propria posizione: nessun'abbandono e nessuna smobilitazione, anzi, massimo impegno nel costruire una squadra che possa lottare per il vertice. Con quali elementi in campo? Anche in questo caso i Tesoro sono stati molto chiari: "Una cosa, però, deve essere ben chiara, non ci pieghiamo a ricatti, intesi come rinnovi a adeguamenti contrattuali. Un calciatore prima dovrà decidere ed essere convinto di restare a Lecce e poi, eventualmente, si prenderà in considerazione altro" (fonte: salentosport.net). Chi vorrà rimanere a Lecce dovrà sentirsi la maglia tatuata sulla propria pelle, seguendo l'esempio di Chevanton e Giacomazzi. Un chiaro avvertimento a gente come Benassi, Ferrario, Esposito, Delvecchio e Jeda, giocatori ai quali le offerte non mancano e la cui cessione da un lato alleggerirebbe il bilancio stipendi, dall'altro indebolirebbe il parco giocatori a disposizione di mister Lerda.
Ma il caso Cassano insegna: rimanere in una squadra con continui "mal di pancia" e con la testa altrove non fa bene a nessuno. Se mancano gli stimoli allora è meglio cambiare aria.
Marco Longo
1 commenti:
Vinciamo questo campionato e torniamo subito in serie B!!
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