sabato 25 agosto 2012 MondoLecce

Lega Pro? Nessuna paura

Stadio Via del Mare - photo by: uslecce.it

Lega Pro deve essere? E Lega Pro sia. È inutile attendere la sentenza del TNAS o di chissà quale altro tribunale: i "poteri forti" del calcio hanno deciso che il Lecce dovrà scontare le sue colpe (se di colpe si può parlare, considerato il processo-farsa che ci ha condannati) nel girone A delle ex serie C, con buona pace del Vicenza ripescato in serie B. Ormai è praticamente impossibile che qualche sentenza possa stravolgere la situazione attuale, e a questo punto, visto anche l'imminente inizio del campionato, non resta che guardare a questa nuova avventura, consci di poter ritornare al più presto ai livelli che ci competono.


Nemmeno il destino è stato benevolo con il Lecce: il fatto di essere stati inseriti nel girone settentrionale non è sicuramente positivo, se si considerano le lunghe trasferte che la squadra dovrà affrontare. Fatta eccezione per la trasferta in terra siciliana per affrontare il Trapani (non vorremmo trovarci assolutamente nei panni dei tifosi trapanesi!), il Lecce dovrà macinare chilometri su chilometri per giocarsi i tre punti sui campi del nord Italia, sfidando condizioni climatiche che soprattutto nel periodo invernale saranno poco favorevoli. Di certo non si avrà a che fare con tifoserie "calde" come quelle meridionali (piazze come quelle di Avellino, Benevento e Nocera sono nel girone B), dove i tifosi giocano sempre un ruolo importante. Ma bisognerà tenere d'occhio squadre dal passato importante, come Cremonese, Treviso, Como e Albinoleffe e le mine vaganti di ogni campionato (personalmente, credo che il Lumezzane sia una tra le più pericolose).

Dal canto suo la Società ha reso ancor più chiara la propria posizione: nessun'abbandono e nessuna smobilitazione, anzi, massimo impegno nel costruire una squadra che possa lottare per il vertice. Con quali elementi in campo? Anche in questo caso i Tesoro sono stati molto chiari: "Una cosa, però, deve essere ben chiara, non ci pieghiamo a ricatti, intesi come rinnovi a adeguamenti contrattuali. Un calciatore prima dovrà decidere ed essere convinto di restare a Lecce e poi, eventualmente, si prenderà in considerazione altro" (fonte: salentosport.net). Chi vorrà rimanere a Lecce dovrà sentirsi la maglia tatuata sulla propria pelle, seguendo l'esempio di Chevanton e Giacomazzi. Un chiaro avvertimento a gente come Benassi, Ferrario, Esposito, Delvecchio e Jeda, giocatori ai quali le offerte non mancano e la cui cessione da un lato alleggerirebbe il bilancio stipendi, dall'altro indebolirebbe il parco giocatori a disposizione di mister Lerda

Ma il caso Cassano insegna: rimanere in una squadra con continui "mal di pancia" e con la testa altrove non fa bene a nessuno. Se mancano gli stimoli allora è meglio cambiare aria.

Marco Longo

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Vinciamo questo campionato e torniamo subito in serie B!!

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