domenica 19 agosto 2012 MondoLecce

Lecce-Coppa Italia: arrivederci e grazie

Una fase del match - photo by: uslecce.it

Il Lecce come l'anno scorso abbandona al terzo turno la Coppa Italia, competizione che raramente ci vede protagonisti, venendo battuto per 4-2 dal Torino di Giampiero Ventura. Una gara che porta qualche nota positiva, poiché il Lecce è comunque riuscito a tener testa a una compagine che tra una settimana si appresta a cominciare il suo campionato di serie A ed è rimasto fino all'ultimo in partita, ma rispetto alla gara col Chieti si sono viste molte inadempienze difensive, che in verità c'erano state anche contro gli abruzzesi, in quel caso mascherate dalla non irresistibile caratura tecnica dell'avversario. 


In particolare la coppia centrale Esposito-Ferrario è sembrata ballare di fronte a Sgrigna e Bianchi, due onesti giocatori ma non di certo Maradona e Platini, e anche sulle fasce si è sofferto, forse anche per il modulo di Ventura abbastanza spregiudicato e che prevedeva una ricerca continua degli esterni, entrambi bravi nel saltare l'uomo. Per contro la nostra fase offensiva ha creato non pochi problemi ai granata, soprattutto con quel Filippo Falco vera e propria spina nel fianco della loro difesa e sempre pronto alla proposizione, a volte senza essere granché seguito.

Lerda ha deciso di schierare la squadra con il solito modulo 4-3-3, con un solo cambio rispetto alla formazione che aveva sconfitto il Chieti: Falco appunto al posto dell'infortunato Chiricò. Anche Memushaj, rientrato da poco dagli impegni con la nazionale albanese, è in campo. Dall'altra parte Ventura schiera il suo solito 4-4-2 pronto a trasformarsi in un 4-2-4 in fase offensiva. Pronti via e il Toro passa in vantaggio con Sgrigna: lancio lungo dalle retrovie, sponda di Bianchi e, mentre i difensori e il nostro centrocampista centrale contano le stelle del cielo torinese, Sgrigna ha tutto il tempo di tirare dal limite, trafiggendo un incolpevole Benassi. Il raddoppio non tarda ad arrivare, su azione sviluppatasi da calcio d'angolo un cross radente dalla destra vede Ferrario fare autogol nel tentativo di spazzare via il pallone. A questo punto il Lecce si ricorda di essere in campo e comincia ad attaccare: è Falco il più propositivo, fa impazzire il suo dirimpettaio Salvatore Masiello e mette in mezzo palloni sempre invitanti. Su uno di questi Jeda mette a segno il punto del 2-1, dopo aver sbagliato alcune occasioni in precedenza.

La ripresa vede lo stesso cliché della fine del primo tempo. Il Lecce continua ad attaccare ma nel suo miglior momento entra in scena Rolando Bianchi, uno che quando vede giallorosso colpisce spesso. Il punto del 3-1 è suo (ancora la coppia centrale lo lascia libero), e, dopo il rigore del 3-2 segnato da Corvia, segna anche il 4-2 su assist di Meggiorini, il quale sfrutta un fuorigioco fatto male dal reparto difensivo giallorosso. La partita finisce praticamente qui: un'eliminazione che ci poteva stare, ma che si poteva evitare con un atteggiamento diverso, propositivo ma allo stesso tempo accorto. I giallorossi si preparano ora a una nuova battaglia, questa volta nelle aule dei tribunali: da domani infatti incomincia il processo d'appello per la vicenda calcioscommesse, c'è una serie B da riconquistare!

Giampiero Centonze


0 commenti:

Posta un commento