MondoLecce offrirà una sintesi occasionale del match dal Via del Mare |
Dopo 16 anni il Lecce torna a disputare la Coppa Italia di serie C, e lo fa ospitando al Via del Mare il Martina Franca. Un incontro che in gare ufficiali manca da oltre 40 anni, e che si preannuncia molto agguerrito, visto che entrambe le compagini stanno ben figurando nei rispettivi campionati di appartenenza.
In particolare la squadra della città della Valle d’Itria, a circa 95 km dal capoluogo salentino, dopo le stagioni gloriose del decennio scorso (che l’hanno vista sfiorare la serie B, clamorosamente negata dalla giustizia sportiva a favore della Fiorentina nel 2003) e il fallimento del 2008, è reduce da 4 promozioni consecutive, e anche quest’anno, nonostante sia una matricola, si sta rivelando come una sorpresa del campionato di Seconda Divisione girone B, piazzandosi al secondo posto in classifica. L’allenatore è Giuseppe Di Meo, ex calciatore tra le altre di Brindisi e Taranto, con esperienze da mister a Vasto, Giulianova e Andria, il quale ha sostituito il salentino Salvatore Ciullo agli albori del campionato. Grazie al suo contributo, il Martina sta mettendo in luce un gioco molto brioso e pimpante, con giocatori importanti: ad esempio Luigi Anaclerio, barese doc ed ex centravanti del Bari, Umberto Del Core, ex punta di Foggia e Catania, Massimiliano Marsili, prodotto del vivaio della Roma, i quali, insieme a calciatori come l’esperto difensore Gambuzza , fanno da chioccia ai giovani su cui inevitabilmente la squadra punta molto.
Il modulo base sembra essere il 4-4-2, che dovrebbe essere confermato anche in terra leccese, anche se le scelte di formazione sono impossibili da prevedere. Probabile che la squadra tarantina voglia provare a giocarsi la partita con tutte le carte a sua disposizione, visto anche il blasone dell’avversario e il carattere regionale della sfida, mentre per quanto riguarda il Lecce, Lerda ha già annunciato un ampio turnover. Probabile l’impiego di Gouvea e di Zappacosta.
Lerda farà sicuramente ricorso a qualche giovane della Berretti di Toma: sono ben sette i ragazzi "presi in prestito" per l'occasione. In rampa di lancio, oltre ai già noti Di Mariano e Malcore, anche Rosafio e Guastamacchia, di cui si dice un gran bene. Quella della Coppa Italia potrà essere sicuramente un'ottima vetrina per i gioielli del vivaio giallorosso, che torna finalmente ad essere valorizzato a dovere dopo gli ultimi anni in cui pareva essere finito nel dimenticatoio.
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