Il Portogruaro, che la settimana scorsa aveva fermato il Trapani facendo un favore ai giallorossi, impone l’X anche al Lecce, restituendo ai siciliani il primo posto. Prestazione molto opaca della squadra di Toma, che praticamente non ha mai costretto il portiere di casa a sporcarsi i guantoni.
Toma propone in difesa Esposito accanto a Ferrario, con Kalombo a sinistra e Martinez a destra. Per il resto formazione confermata, con Memushaj chiamato al ruolo di “collante” nel 4-3-3, pronto a trasformarsi in un 4-2-4. La squadra di casa pressa molto nella fase iniziale, facendo correre qualche pericolo a Benassi nel disimpegno (riesce molte volte a cavarsela con fortuna), ma non crea sostanzialmente alcuna occasione nitida. Il Lecce carbura col passare del tempo, cerca spesso delle triangolazioni al limite dell’area che però sono sempre preda dell’attenta difesa granata. È Bogliacino il primo a provarci concretamente, su calcio piazzato. Il suo sinistro è deviato dalla barriera e termina sul fondo. Sarà l’unica occasione del primo tempo (a parte un colpo di testa di Jeda alto), in cui il Portogruaro è sempre con tutti i suoi effettivi dietro la linea della palla in fase di non possesso, si fa vedere solo con qualche cross ben controllato e il Lecce si perde spesso nell’ultimo passaggio, allargando molto poco il gioco: quando lo fa Falco è spesso impreciso.
Il secondo tempo si apre con Pià, che si posiziona a sinistra, proprio al posto di Falco. Dopo pochi minuti Esposito chiede il cambio dopo uno scontro di gioco: entra Tomi, che si posiziona a sinistra, mentre Kalombo va a destra e Martinez scala al fianco di Ferrario. Dopo una conclusione di Bogliacino rimpallata in angolo, la difesa giallorossa passa cinque minuti di fuoco, con tre occasioni da gol: prima Cunico con un tiro a filo d’erba sfiora il palo, poi Moracci costringe Benassi in angolo con una punizione, per ultimo De Sena è fermato all’ultimo da Giacomazzi mentre stava per tirare. Toma sostituisce anche Kalombo con Zappacosta, che va a fare il terzino destro, disimpegnandosi in maniera egregia. Dopo una conclusione di Herzan, il Portogruaro continua a spingere, sfruttando un po’ di spazio a centrocampo, e si vede concedere un rigore un po’ dubbio: Cunico mette in mezzo e il pallone colpisce Tomi tra spalla e braccio destro. Già ammonito, il terzino viene mandato a farsi la doccia, ma Benassi fa il miracolo sulla battuta dello stesso capitano di casa. È il secondo rigore parato in stagione, dopo quello nella prima giornata a Le Noci. La partita sostanzialmente si chiude qui, con il Portogruaro che non ne ha più e il Lecce che cerca di venire in avanti ma si dimostra incapace di tirare in porta (non l’ha mai fatto oggi).
Con il Trapani di nuovo primo, ora il Lecce deve guardarsi anche dal Sudtirol, a 3 punti. Sabato si torna al “Via del Mare”, per l’anticipo contro il Pavia.
Benassi 7 Con il secondo rigore parato della stagione,
salva i giallorossi dalla sconfitta. Mezzo punto in meno perché ogni volta che
ha il pallone tra i piedi mette alla prova le coronarie dei tifosi giallorossi,
liberandosene però sempre con destrezza.
Martinez 6 Inizia
a destra sbagliando qualche disimpegno di troppo, meglio al centro quando
sbroglia qualche situazione incresciosa.
Ferrario 6.5 Molto bravo nell’anticipo, non fa passare
nessuno dalle sue parti. Complessivamente un giocatore ritrovato
Esposito 6 Come il suo collega, solo un po’
impreciso quando gli tocca lanciare. Esce per un infortunio (Tomi 5 Riesce a rimediare due gialli in
mezz’ora come se nulla fosse. Il secondo
causa un rigore un po’ dubbio. Non ingrana proprio)
Kalombo 6 Il migliore della squadra nel primo tempo
quando gioca a sinistra, una piacevole sorpresa. Ottimo nelle chiusure e nelle
diagonali, si propone spesso in fase offensiva. Nella ripresa a destra va un
po’ meno bene, si prende un’ammonizione gratuita e viene sostituito (Zappacosta 6 In un ruolo inedito per
lui si disimpegna bene, mettendo alcuni buoni cross non sfruttati)
Giacomazzi 6.5 Spesso
nelle ripartenze prende in mano la squadra, ma nel secondo tempo a un certo
momento non ne ha più. Grande però il salvataggio su De Sena in area.
De Rose 6 Lotta tanto ma è spesso impegnato nei
ripiegamenti su Cunico, non contribuendo più di tanto alla fase offensiva
Memushaj 6 Mandato
da una parte all’altra del campo, prima da esterno sinistro, poi destro, chiude
come terzino sinistro. È una partita di sacrificio la sua, ma non è comunque
brillante.
Falco 5.5 Finchè è in campo i compagni lo cercano
con insistenza, ma soffre molto il pressing avversario e quando ha le palle
giuste per incidere le spreca (dal 1’st
Pià 5 si posiziona a sinistra ma finisce quasi sempre nella trappola del
fuorigioco. Quando non lo fa è ben controllato)
Jeda 5 Un’unica
occasione nel primo tempo, pallone alto. Per il resto non pervenuto
Bogliacino 6 Un
primo tempo nel quale meriterebbe il gol, su una punizione deviata dalla
barriera, un secondo tempo in cui però sbaglia tanti, tantissimi passaggi.
Toma 5.5 Il
cambio di Falco rimane il grande punto interrogativo della giornata, ma bisogna
ricordare che aveva giocato l’intero match di coppa. L’infortunio di Esposito è
invece il grande rimpianto della giornata, quel cambio poteva essere sfruttato
meglio. Ma perché non inserire Vinicius in luogo del centrale di Galatina?
Tutti questi continui cambi di ruolo
potrebbero creare confusione nella squadra.
Giampiero Centonze
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