Senza strafare più di
tanto, il Lecce torna a vincere in trasferta dopo circa due mesi,
blindando il secondo posto e rimanendo sulla scia del Trapani,
vittorioso contro il Pavia. Battuta 2-0 una Reggiana davvero poca
cosa, che non ha mai costretto Benassi a sporcarsi i guantoni.
Toma cambia per
l’ennesima volta la difesa, sostituendo D’Ambrosio con Diniz. In
attacco Pià vince il ballottaggio con Chiricò, posizionandosi sulla
fascia mancina: è un vero e proprio 4-2-4 oggi, con Memushaj fisso
sull’ala destra. Il Lecce parte forte, con un Falco che sembra
abbastanza ispirato, ed è suo il primo tiro; la palla sibila fuori
di poco alla sinistra. Fatic comincia a macinare chilometri sul suo
versante, e dopo uno scambio con Pià non riesce a chiudere in rete.
Questa buona partenza fa uscire la Reggiana allo scoperto,
soprattutto con qualche iniziativa dalla sinistra di Matteini. Per
carità, i giallorossi non corrono grandissimi pericoli, anzi tendono
a crearseli da soli, con i soliti passaggi killer all’indietro
verso Benassi. Dopo un salvataggio di Martinez al centro dell’area
su un’iniziativa granata, il Lecce fa sentire la sua presenza nel
match prima con un tiro di Pià, che rimbalza davanti a Tomasig ed
esce a lato, poi con un’iniziativa del solito Fatic, il quale crossa in mezzo per
Jeda, che però butta sul portiere una palla che chiedeva solo di
essere spinta nel sette. Sembra la solita giornata no del brasiliano,
ma il riscatto per lui è dietro l’angolo: infatti un passaggio
avventato all’indietro di Bovi viene raccolto proprio
dall’attaccante, che dribbla Tomasig (46’) e insacca forse uno
dei più facili gol della sua carriera. È l’1-0 per i giallorossi,
e si chiude così il primo tempo.
Il secondo tempo
ricalca sostanzialmente l’andazzo del primo tempo. Pià corre tanto
sulla fascia di competenza, e un suo tiro viene parato da Tomasig in
angolo. Dopo l’unica grande occasione per la squadra di casa, con
una punizione di Alessi e una deviazione da parte dell’attaccante
fuori (era solo in area per via di un fuorigioco sbagliato), è
ancora Jeda a mettere la parola fine alla contesa: Di Maio si fa 30 metri di campo, serve
Memushaj sulla sinistra, il quale mette in area un cross che Jeda
spinge in rete senza problemi con la fronte. Da qui in poi il Lecce
gestisce senza particolari affanni, con gli ultimi venti minuti che servono solo per le sostituzioni, con gli ingressi di
Foti, Esposito e Bustamante.
Da sottolineare la
prova, a parte qualche piccola sbavatura nel primo tempo, abbastanza
incoraggiante della difesa, che per la quarta partita consecutiva di
campionato non subisce reti. Certo, la Reggiana non ha creati molti pericoli, a conferma di un campionato abbastanza scadente nella
qualità, specialmente nella parte bassa. Domenica prossima arriverà
al Via del Mare una Feralpisalò abbastanza tranquilla, mentre il
Trapani va a San Marino, con la squadra di casa che deve vincere
assolutamente per non dire addio ai sogni playoff.
Le pagelle dei giallorossi
Benassi 6 – Sbaglia qualche
disimpegno ma solo normale amministrazione per il numero 1
giallorosso oggi.
Diniz 6 - Nella prima frazione soffre
molto l'offensiva degli avversari sulla sua fascia. Nel secondo tempo
si propone in avanti mettendo un paio di cross interessanti al
centro.
Fatic 7 – Buona la sua prestazione:
corre tantissimo risultando decisivo su alcuni spunti avversari.
Prezioso il suo aiuto in fase offensiva sulla sinistra.
Martinez 7 – E' lui a mantenere in
piedi l'intero reparto: recupera in maniera prodigiosa in più di
un'occasione e respinge in maniera efficace le minacce.
Di Maio 6 – Sbaglia
molto nella prima frazione e il più delle volte mette in pericolo la squadra. Nel secondo tempo è molto più concentrato e c'è la sua impronta nel 2 a 0.
De Rose 6 – Nel primo tempo in ombra,
sale in cattedra nel secondo tempo, rubando tanti palloni e servendo
in maniera ottima gli attaccanti giallorossi.
Zappacosta 6 – Primo frazione ottima,
dove recupera un sacco di palloni e lotta tantissimo. Cala nel
secondo tempo. (Esposito s.v. - Sostituisce uno stanchissimo
Zappacosta andando a dare solidità al reparto difensivo)
Memushaj 6,5 – Nel primo tempo gli
avversari lo chiudono praticamente in ogni occasione e non gli
lasciano spazio. Poi sale in cattedra e con la sua tecnica
incredibile riesce a essere decisivo, servendo l'assist del 2 a 0 a
Jeda.
Falco 7,5 – L'uomo più pericoloso
del Lecce: corre tantissimo e terrorizza i difensori avversari quando
ha il pallone tra i piedi. L'insolita posizione dietro Jeda sembra
limitarlo nelle azioni offensive, ma è bravissimo a trovare comunque
gli spazi per far male e ci riesce benissimo. (Bustamante s.v. - Solo
5 minuti per lui oggi)
Jeda 6,5 – Partita dai due volti per
l'attaccante brasiliano: sbaglia più di un controllo, un gol
clamoroso a pochissimi metri dal portiere. Si fa perdonare
intercettando un infortunio del difensore avversario nell'occasione
dell'1 a 0 e facendo un inserimento perfetto nell'occasione del 2 a
0. (Foti s.v. - Rientra in campo dopo tantissimo tempo e ha troppo
poco tempo per incidere nel match)
Pià 6,5 – E' dalla sua fascia che il
Lecce crea i maggiori pericoli. Assistito da Fatic, riesce a mettere
in seria difficoltà gli avversari andando anche vicino al gol con
una conclusione da fuori area.
Toma 6,5 – Sceglie di lasciare a casa
Bogliacino e Chevanton che sembravano disponibili alla vigilia e il
risultato gli da ragione. Strana la scelta di mettere Falco dietro
Jeda e Memushaj largo, ma anche questa decisione risulta vincente
alla fine.
Giampiero Centonze
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