Seconda sconfitta consecutiva in campionato per il Lecce |
In un Via del Mare battuto da un forte vento di tramontana, il Lecce prova a rifarsi dopo le ultime sconfitte contro il Sudtirol quarto in classifica. Lerda deve far fronte alle assenze di Bogliacino, Diniz e Tomi, e decide di riproporre un 4-3-3 con Di Maio ed Esposito coppia centrale in difesa, Legittimo confermato a sinistra, Zappacosta a sorpresa in campo dal primo minuto e tridente offensivo con Foti, Falco e Chiricò.
Nei minuti iniziali la squadra bolzanese fa vedere di non essere venuta a Lecce in vacanza: diverse sono le occasioni in cui i bianco-rossi di mister Vecchi si presentano davanti a Benassi, chiamato a qualche intervento impegnativo. Poi sale in cattedra il direttore di gara Abisso, che dimostra di avere il cartellino facile. In pochi minuti arriva il giallo per Giacomazzi, Chiricò e Zappacosta, ma soprattutto per mister Lerda e per il dottor Palaia. L'unico tiro in porta del primo tempo è di Chiricò e arriva al 38'.
Il secondo tempo si apre con l'arbitro che continua a fare la sua parte da protagonista: stavolta arriva il rosso per Foti, reo di aver protestato contro lo stesso direttore di gara. Lerda non sembra impensierito dall'espulsione della sua punta centrale e mantiene un assetto offensivo, inserendo Jedà al posto di uno spento capitan Giacomazzi e Pià per Falco. I giallorossi in inferiorità numerica tentano il tutto per tutto, ma le conclusioni di Chiricò e Jedà non inquadrano la porta avversaria.
Arriva un cambio anche a centrocampo, con De Rose che rileva Memushaj, ma la musica non cambia, anzi peggiora. Al minuto 84' gli ospiti trovano il gol che gela il già freddo Via del Mare: l'ex Bologna Pasi sfrutta al meglio un erroraccio in disimpegno di Esposito e calcia al volo dai 25 metri, con Benassi che nulla può. 1 a 0 per il Sudtirol e minuti finali che scorrono via senza che il Lecce riesca a rendersi pericoloso.
Arriva dunque la seconda sconfitta consecutiva in campionato, la terza se si considera anche quella in Coppa Italia contro il Perugia. Il Lecce oggi era chiamato a dare una prova di orgoglio e a dimostrare con i fatti oltre che con le parole la sua superiorità in campionato, ma ha dovuto soccombere ancora, al cospetto di un Sudtirol sempre attento e propositivo. Il periodo nero dei giallorossi continua e quello di oggi non può essere visto come un semplice campanello d'allarme, ma come una conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, che qualcosa non va. Urge trovare una rapida soluzione, anche drastica se necessario, per non ritrovarsi a dover soffrire più del dovuto in un campionato che i giallorossi dovrebbero invece dominare dalla prima all'ultima giornata.
Marco Longo
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