Con una prova di sofferenza e di
cuore il Lecce riesce a infliggere la prima sconfitta in campionato al Prato,
per 2-0.
Lerda decide di rilanciare Amodio
al posto di Papini. Per il resto formazione confermata, con Miccoli unico
riferimento avanzato. È un primo tempo nel quale il Prato si conferma veramente
un osso duro, imbrigliando un Lecce molto contratto, che però ha la prima
occasione, con un tiro di Doumbia finito a lato di poco. Quest’occasione si
rivelerà un fuoco di paglia, visto che nella prima mezz’ora è il Prato a
dimostrare di meritare la propria classifica, con un atteggiamento sbarazzino e
intraprendente. Dopo un tiro alto ospite da dentro l’area, il Lecce si sveglia
un attimo: cross di Doumbia, Bogliacino
sbaglia l’impatto col pallone. Su un’iniziativa proprio del francese c’è
l’espulsione del terzino pratese Corvesi, che ferma l’esterno giallorosso
lanciato verso la porta (anche se ancora un po’ lontano da essa). Siamo al 30’:
nel quarto d’ora rimanente il Prato si chiude, e i giallorossi non si rendono
mai veramente pericolosi. Miccoli è spesso spalle alla porta, in qualche
circostanza cerca lo scambio, specialmente con Sales, che spinge sulla fascia destra.
La prima frazione si chiude con un pallone in mezzo di Doumbia che Amodio mette
a lato, e con un tentativo di Melara bloccato dal portiere del Prato.
All’inizio del secondo tempo
nessun cambio per le due squadre. L’andazzo è sempre lo stesso, il Lecce fatica
a impostare la manovra, e il Prato comincia a pagare un po’ l’uomo in meno.
Lerda decide di mettere mano alla panchina, facendo entrare Bencivenga e Zigoni
per Sales e Amodio. Un vero e proprio 4-2-4: la squadra sembra beneficiarne, e
comincia a chiudere il Prato, pur senza grandi occasioni. È Miccoli però, un po’
più libero da marcature, a sbloccare il risultato, su un preciso colpo di testa
su cross di Lopez (66’). Seconda gioia stagionale in casa per il “Romario del
Salento”, ancora sotto la Curva Nord. Dopo qualche minuto, esce Miccoli, entra
Salvi; si ritorna al 4-2-3-1, ma il Lecce soffre molto l’arrembaggio del Prato.
Perucchini è fondamentale in uscita su Serotti, così come Bencivenga si immola
su una conclusione a colpo sicuro dall’interno dell’area. L’arbitro concede 6’
di recupero, e al 93’ Zigoni sfrutta una conclusione errata di Parfait per
concludere in porta, siglando il 2-0.
La partita finisce qui. Il Lecce
riesce finalmente a agganciare la zona playoff, ma il Prato si è dimostrato
avversario degno di questo nome, sicuramente uno dei più forti affrontati sino
ad oggi.
Le pagelle
Perucchini 7 Sui tentativi ospiti
del primo tempo risponde sempre presente. Fondamentale in uscita su Serotti.
Sales 6 Si propone alcune volte
nel primo tempo, senza particolare successo. Volenteroso ma impreciso
(dal 55' Bencivenga 6.5 Mezzo voto in più per un intervento in area che sventa una
potenziale occasione. Rientro positivo)
Martinez 6.5 Alcuni recuperi sui centravanti pratesi
davvero pregevoli. Preciso come sempre.
Diniz 6 Qualche errore in chiusura di
troppo, anche se lontano dalla nostra porta. Un’ammonizione gli costerà la trasferta di Nocera.
Lopez 6 Subito ammonito per un
fallo su cui rischia abbastanza. Sbaglia molto nella prima frazione, riscattandosi
servendo l’assist a Miccoli nella ripresa.
Parfait 6 Con i piedi non ci
siamo. La grinta però non gli manca di certo, così come l’irruenza.
Amodio 6 Al rientro, gioca come
sa fare lui molto semplice. Spreca una buona occasione nel primo tempo. (dal 58' Zigoni
6.5 Poco appariscente, la sua presenza porta Miccoli ad essere più libero.
Sigla poi il gol che chiude la partita)
Melara 6.5 Inizio un po’
sottotono, la ripresa invece è davvero in crescendo: fa il bello e il cattivo
tempo sulla sua fascia.
Bogliacino 5.5 Oggi stranamente ha
azzeccato davvero pochi passaggi. Pericoloso solo su un calcio piazzato nel
finale.
Doumbia 6.5 Il migliore del primo
tempo. Va vicino al gol, e fa soffrire molto il suo diretto avversario,
provocandone l’espulsione (forse affrettata). Nella ripresa è meno pericoloso.
Miccoli 7 Nel primo tempo è
spesso spalle alla porta, e non è la sua posizione ideale chiaramente;
nonostante tutto cerca tanto il dialogo con i compagni. L’ingresso di Zigoni è
una manna ulteriore per lui, torna a segnare un gol decisivo. (dal 72' Salvi s.v.)
Lerda 6.5 Era davvero difficile
venire a capo di questa partita. Lui ci riesce, soprattutto con i cambi. Può
dormire sogni tranquilli, sapendo di aver recuperato anche psicologicamente
gente come Melara e Bencivenga.
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