I fratelli Ciofani infliggono la
prima sconfitta al Lecce dopo due mesi, al termine di una partita dai due
volti, condizionata anche dall’arbitro.
Il match inizia con le squadre
che si studiano, ma dopo dieci minuti il Lecce comincia a far sentire la sua
voce, con un sinistro terrificante di Bogliacino che colpisce la traversa. È
solo il preludio al gol, che arriva al 19’, ad opera di Miccoli, che finalizza
perfettamente un’azione iniziata da Bogliacino, rifinita dalla coppia
Doumbia-Rullo, con cross dell’esterno napoletano. I padroni di casa faticano a
reagire, ben imbrigliati dai giallorossi, che sembrano molto sicuri dei propri
mezzi. Dopo un tiro di Aurelio agevolmente parato da Perucchini, però, una
topica dell’arbitro rimette in gioco il Frosinone: il direttore di gara infatti
concede un calcio di rigore inesistente ai padroni di casa, per un presunto
fallo di mano di Diniz, che avviene inoltre fuori area. Dal dischetto lo stesso
centravanti di casa trasforma. Il Lecce cerca subito di reagire, prima Miccoli
si vede rimpallato un tiro in angolo (forse con il braccio) e poi Melara
impegna Zappino a una respinta sul palo difficoltosa. Il primo tempo, in cui il
Lecce meritava sicuramente molto di più, si conclude con l’uscita,
probabilmente per infortunio, di Papini, rilevato da Parfait.
Il secondo tempo vede il
Frosinone partire in maniera arrembante e trovare subito il vantaggio con D.
Ciofani che anticipa di testa Martinez su un cross dalla sinistra (51’). È un
Lecce un po’ impaurito, che fatica a reagire nonostante l’ingresso di Zigoni
per Doumbia. Miccoli cerca di guidare la squadra: un po’ più libero da
marcature, si rende pericoloso, prima su calcio di punizione, poi su un tiro al
volo fuori di un niente. Entra anche Beretta al posto di un Melara come sempre
discontinuo, ma il Frosinone addirittura fa il 3-1, con Matteo Ciofani, abile a
raccogliere una respinta di Perucchini su tiro di Paganini (78’). A degno
coronamento di una serata sfortunata, Zigoni e Beretta nei minuti di recupero
colpiscono due pali di testa nella stessa azione. Finisce così, con un Lecce
condannato sostanzialmente da episodi, ma a cui forse manca ancora qualcosa per
poter sedere al tavolo dei playoff.
Le pagelle
Perucchini 6 Assiste senza
particolari pericoli alla prima mezz’ora del Lecce, salvo poi capitolare sul
rigore: ne intuisce la direzione, ma è molto angolato. Non può nulla sugli
altri gol.
D’Ambrosio 5 Un inizio
sufficiente, ma con il passare del tempo si rivela molto impacciato e
impreciso. Soffre un po’ Paganini.
Diniz 6 Partita senza sbavature
nel primo tempo, ma si rende protagonista, suo malgrado, dell’errore
dell’arbitro che porta al rigore. Ne
rimane condizionato un po’.
Martinez 5.5 Perde il duello di esperienza con
Ciofani nell’azione del raddoppio. L’unica pecca, importante, di una partita
positiva.
Rullo 6 Non ha fatto rimpiangere
più di tanto l’assenza di Lopez. Un bell’assist per Miccoli e qualche altra
buona iniziativa.
Amodio 6 Come la maggior parte della
squadra, bene nel primo tempo, in calo nella ripresa.
Papini 6.5 Sempre al posto giusto
al momento giusto. Esce probabilmente per infortunio: la sua assenza si rivelerà
fondamentale nel secondo tempo. (dal 40’ Parfait 5.5 Si lascia prendere spesso
dalla foga sprecando diversi palloni)
Melara 5.5 Sfortunato nell’occasione
del palo, molte volte si intestardisce in iniziative poco produttive. (dal 78' Beretta
s.v.)
Bogliacino 6 Nel primo tempo sembra di rivedere il
Bogliacino che avevamo imparato ad ammirare: oltre alla traversa, dà il là all’azione
del gol. Nella ripresa è costretto in una posizione non sua e sparisce dalla
manovra.
Doumbia 5.5 Fa molta fatica, perché
ha pochi spazi per esprimere la sua corsa. Viene sostituito (dal 56' Zigoni 6 La
traversa gli nega il primo gol di testa della stagione)
Miccoli 6.5 Il migliore in campo
e l’anima della squadra. Oltre al gol, sempre un pericolo per Zappino, che gli
nega una possibile doppietta.
Lerda 6 Forse il primo tempo più
bello della stagione per la sua squadra, che entra in campo però con un quarto
d’ora di ritardo nella ripresa. Beretta poteva essere inserito prima magari.
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