domenica 8 dicembre 2013 Unknown

Frosinone-Lecce: la sintesi e le pagelle dei giallorossi




I fratelli Ciofani infliggono la prima sconfitta al Lecce dopo due mesi, al termine di una partita dai due volti, condizionata anche dall’arbitro.


Il match inizia con le squadre che si studiano, ma dopo dieci minuti il Lecce comincia a far sentire la sua voce, con un sinistro terrificante di Bogliacino che colpisce la traversa. È solo il preludio al gol, che arriva al 19’, ad opera di Miccoli, che finalizza perfettamente un’azione iniziata da Bogliacino, rifinita dalla coppia Doumbia-Rullo, con cross dell’esterno napoletano. I padroni di casa faticano a reagire, ben imbrigliati dai giallorossi, che sembrano molto sicuri dei propri mezzi. Dopo un tiro di Aurelio agevolmente parato da Perucchini, però, una topica dell’arbitro rimette in gioco il Frosinone: il direttore di gara infatti concede un calcio di rigore inesistente ai padroni di casa, per un presunto fallo di mano di Diniz, che avviene inoltre fuori area. Dal dischetto lo stesso centravanti di casa trasforma. Il Lecce cerca subito di reagire, prima Miccoli si vede rimpallato un tiro in angolo (forse con il braccio) e poi Melara impegna Zappino a una respinta sul palo difficoltosa. Il primo tempo, in cui il Lecce meritava sicuramente molto di più, si conclude con l’uscita, probabilmente per infortunio, di Papini, rilevato da Parfait.

Il secondo tempo vede il Frosinone partire in maniera arrembante e trovare subito il vantaggio con D. Ciofani che anticipa di testa Martinez su un cross dalla sinistra (51’). È un Lecce un po’ impaurito, che fatica a reagire nonostante l’ingresso di Zigoni per Doumbia. Miccoli cerca di guidare la squadra: un po’ più libero da marcature, si rende pericoloso, prima su calcio di punizione, poi su un tiro al volo fuori di un niente. Entra anche Beretta al posto di un Melara come sempre discontinuo, ma il Frosinone addirittura fa il 3-1, con Matteo Ciofani, abile a raccogliere una respinta di Perucchini su tiro di Paganini (78’). A degno coronamento di una serata sfortunata, Zigoni e Beretta nei minuti di recupero colpiscono due pali di testa nella stessa azione. Finisce così, con un Lecce condannato sostanzialmente da episodi, ma a cui forse manca ancora qualcosa per poter sedere al tavolo dei playoff.

Le pagelle

Perucchini 6 Assiste senza particolari pericoli alla prima mezz’ora del Lecce, salvo poi capitolare sul rigore: ne intuisce la direzione, ma è molto angolato. Non può nulla sugli altri gol.

D’Ambrosio 5 Un inizio sufficiente, ma con il passare del tempo si rivela molto impacciato e impreciso. Soffre un po’ Paganini.

Diniz 6 Partita senza sbavature nel primo tempo, ma si rende protagonista, suo malgrado, dell’errore dell’arbitro che porta al rigore.  Ne rimane condizionato un po’.

Martinez 5.5 Perde il duello di esperienza con Ciofani nell’azione del raddoppio. L’unica pecca, importante, di una partita positiva.

Rullo 6 Non ha fatto rimpiangere più di tanto l’assenza di Lopez. Un bell’assist per Miccoli e qualche altra buona iniziativa. 

Amodio 6 Come la maggior parte della squadra, bene nel primo tempo, in calo nella ripresa. 

Papini 6.5 Sempre al posto giusto al momento giusto. Esce probabilmente per infortunio: la sua assenza si rivelerà fondamentale nel secondo tempo. (dal 40’ Parfait 5.5 Si lascia prendere spesso dalla foga sprecando diversi palloni)

Melara 5.5 Sfortunato nell’occasione del palo, molte volte si intestardisce in iniziative poco produttive. (dal 78' Beretta s.v.)

Bogliacino 6  Nel primo tempo sembra di rivedere il Bogliacino che avevamo imparato ad ammirare: oltre alla traversa, dà il là all’azione del gol. Nella ripresa è costretto in una posizione non sua e sparisce dalla manovra.

Doumbia 5.5 Fa molta fatica, perché ha pochi spazi per esprimere la sua corsa. Viene sostituito (dal 56' Zigoni 6 La traversa gli nega il primo gol di testa della stagione)

Miccoli 6.5 Il migliore in campo e l’anima della squadra. Oltre al gol, sempre un pericolo per Zappino, che gli nega una possibile doppietta. 

Lerda 6 Forse il primo tempo più bello della stagione per la sua squadra, che entra in campo però con un quarto d’ora di ritardo nella ripresa. Beretta poteva essere inserito prima magari.

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