venerdì 28 dicembre 2012 MondoLecce

Lecce: top e flop di metà campionato


È stato un ritorno agrodolce quello del Lecce in Lega Pro a causa dello scandalo calcio-scommesse. Se da un lato, alla fine del girone d'andata i giallorossi hanno ancora tutti i favori del pronostico per la promozione, considerata la netta superiorità della squadra sulle avversarie, dall'altro è ormai molto chiaro che in questa categoria chi commette errori viene punito. E Lumezzane, Feralpisalò, Sudtirol e Carpi ringraziano sentitamente.

Vediamo quali sono state le note positive e quelle negative nella squadra al giro di boa del campionato.


TOP


Ledian Memushaj
Il migliore, una delle sorprese più belle della squadra. Arrivato dal Carpi con un buon bagaglio di esperienza in Lega Pro, rivela subito di essere uno dei colpi migliori messi a segno da Antonio Tesoro. Un centrocampista completo, trascinatore della squadra, uomo a tutto campo: in ogni partita lo abbiamo visto costruire gioco e macinare chilometri a mordere le calcagna degli avversari. In diverse occasioni ha anche mostrato il suo buon feeling con il gol (sono tre le reti finora segnate dall'albanese). Sicuramente un giocatore imprescindibile per Lerda.


Filippo Falco
Tornato a Lecce dopo l'ottima annata in prestito a Pavia, il furetto di Taranto ha da subito fatto vedere di poter dare il suo contributo alla causa giallorossa. Tanta corsa sulla fascia, tecnica e velocità sono state ampiamente apprezzate in questi mesi e sono il motivo per cui gli avversari quasi sempre sono costretti a raddoppiare la marcatura su di lui. A volte qualche giochino di troppo ha fatto infuriare Lerda e non solo, ma le sfuriate del mister hanno portato buoni frutti. È ormai un punto fermo della squadra: speriamo che incrementi il suo score realizzativo (due le reti segnate finora). Discorso quasi identico per Cosimo Chiricò, che tuttavia ancora esagera troppo spesso con i giochi di gambe.


Marcus Diniz

Probabilmente è stato finora il migliore nel reparto arretrato giallorosso: per fortuna con l'indimenticato (ahinoi!) Diamoutene ha solo una grossa somiglianza fisica. Il centrale brasiliano cresciuto ne vivaio del Milan ha dimostrato di saper giocare anche sulla fascia destra, garantendo sempre un buon senso della posizione e dell'anticipo, oltre a saper sfruttare bene la sua forza fisica. Certo, qualche errore da parte sua c'è stato in alcune occasioni, ma in una difesa che forse si è fatta sorprendere troppe volte, lui è stato il più positivo. 


Salvatore Foti

Arrivato in extremis dalla Sampdoria, questo girovago del calcio pare aver trovato a Lecce il suo ambiente ideale. Ha dimostrato da subito di potersi far valere in area di rigore e i suoi otto gol sono indicativi, per uno che nelle passate stagioni ha avuto sempre grandi difficoltà a inquadrare la porta. Nel gioco di Lerda, almeno in quello ammirato fino al black-out di Lumezzane, Foti ha assunto un ruolo fondamentale, poiché riesce a sfruttare al meglio la sua prestanza fisica e la sua capacità di far salire la squadra. Se non fosse stato per i suoi gol, tuttavia, il suo posto tra i flop sarebbe stato assicurato: troppi cartellini e conseguenti squalifiche hanno costretto la squadra a fare a meno del suo apporto.


Mariano Bogliacino

L'esperienza a servizio della squadra. Un giocatore fondamentale per il Lecce e la sua assenza per infortunio si è fatta sentire tantissimo. Anello di congiunzione tra il centrocampo e l'attacco giallorosso, l'uruguaiano ex Napoli ha dimostrato di possedere un'ottima tecnica e un buon rapporto col gol, essendo stato autore di ben quattro reti. La crisi della squadra non può dipendere da un singolo giocatore, ma sicuramente l'assenza di Mariano è stata dolorosa per i giallorossi, considerato che in squadra non c'è un altro giocatore con le sue caratteristiche.


FLOP

Andrea Esposito

Fa parte di quel gruppetto di veterani che hanno deciso di rimanere in giallorosso anche dopo la retrocessione in Lega Pro, e per questo è da lodare. Ma la sua presenza in campo non è mai stata degna di nota positiva. Frequenti sono stati i sui errori, anche in collaborazione col suo compagno Di Maio, e le sue disattenzioni sono costate care alla squadra in più occasioni. Da un giocatore della sua esperienza ci si aspetterebbe molto di più, anche per far dimenticare le ultime stagioni buie. Speriamo bene per l'anno nuovo, anche perché la squadra necessità di un leader che dia solidità alla difesa e il centrale di Galatina ha tutte le carte in regola per diventarlo.


Guillermo Giacomazzi

L'età si fa sentire per il capitano, che sembra aver perso quel brio che sempre l'ha contraddistinto. In diverse occasioni ha dimostrato di essere in difficoltà: tanti palloni persi malamente, passaggi sbagliati, falli inutili. A volte la sua presenza è sembrata essere di peso per la squadra e quando al suo posto ha giocato Francesco De Rose le cose sono andate diversamente. Probabilmente non è proprio a suo agio nel centrocampo a due di Lerda, ma la sua grande esperienza servirebbe tantissimo alla squadra. Capitano ti aspettiamo!


Pià

Arrivato a parametro zero, il brasiliano, anche lui ex Napoli, avrebbe dovuto mettere la sua tecnica al servizio della squadra, essendo anche già abituato ai campi di Lega Pro. Ma sono state rare le occasioni in cui si è fatto notare: un solo gol all'attivo e un rigore sbagliato contro il Lumezzane non sono certo quello che ci si aspettava da lui. Se riuscisse a mettere a frutto le sue indiscutibili doti tecniche, la squadra ne trarrebbe beneficio, ma quando è in campo dovrebbe cercare di entrare maggiormente nel vivo del gioco, magari cercando di più la porta.


Giovanni Tomi

Sembrava dover essere il titolare inamovibile della fascia sinistra della difesa di Lerda, ma l'esterno ex Ascoli e Foggia ha finora deluso le aspettative. Le sue capacità di corsa e forza fisica sono visibili, ma altrettanto evidenti sono stati i suoi errori in fase difensiva e la sua difficoltà a sfornare cross per le punte. Eppure ha dimostrato di avere un buon piede e di essere più a suo agio come quinto di centrocampo nel 3-5-2 che il mister ha proposto in qualche occasione. Le sue prove negative lo hanno spesso rispedito in panchina, per far posto a Matteo Legittimo, che invece ha garantito una maggiore attenzione in difesa. Considerato che in avanti c'è un giocatore come Foti, i cross di Tomi servono come il pane.

Marco Longo

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