Anno nuovo,
errori vecchi per i giallorossi che pareggiano 3-3 con la Vigor Lamezia, al
termine di una partita che definir pazza è dir poco.
L'esordio di
Pagliari coincide con la prima dall’inizio della coppia Miccoli-Moscardelli. La
partenza non è delle migliori, dopo 2 minuti la Vigor è già in vantaggio grazie
a una clamorosa incertezza di Gomes, che, al posto di spazzare, con un colpo di
testa all’indietro spiana la strada a Del Sante, il quale insacca in diagonale
(2’). Il Lecce accusa un po’ lo
svantaggio, e si affida per reagire solo a conclusioni personali: su una di
queste Miccoli impegna severamente Rosti dai 25 metri in una respinta a mano
aperta. La Vigor Lamezia corre di più del Lecce, e soprattutto sulla fascia di
Donida (molto leggero in fase difensiva e sempre distante dall’uomo) fa quello
che vuole. La curva comincia a contestare la presidenza, e Caglioni deve
impegnarsi per evitare lo 0-2 su un diagonale. Nell’ultimo quarto d’ora il
Lecce si ricorda delle sue qualità, e comincia a giocare meglio: Miccoli su un’uscita
così e così di Rosti colpisce il palo in girata. Il sospirato pareggio arriva
al 38’, su calcio da fermo: il “Romario del Salento” festeggia il rientro da
titolare al Via del Mare con una splendida punizione dai 30 metri! Gli ultimi 5
minuti del primo tempo sono infuocati, e il Lecce sfiora il vantaggio in altre
occasioni. Al 44’ poi la fortuna sembra arridere al Lecce, con l’espulsione per
doppia ammonizione di Puccio.
Nella ripresa è
il Lecce a fare la partita, condizionato anche dall’atteggiamento del Lamezia,
schierato con un 4-4-1. Entra Lepore per uno spento Carrozza (una costante da
qualche partita a questa parte), e subito si mette in luce con una conclusione
di controbalzo respinta da Rosti. Dopo 5’ dal suo ingresso in campo, il
salentino porta avanti i giallorossi, ed è ancora un grandissimo gol: su lancio
di Sacilotto, controllo volante di destro e tiro di sinistro all’incrocio (62’)!
È la fase più intensa della partita: l’asse Lopez-Doumbia non funziona e su un
loro errore un passaggio filtrante, con annesso fuorigioco sbagliato, taglia la
difesa, oggi molto alta, come la lama nel burro. Per Malerba è un gioco da
ragazzi segnare (66’). Ma passa appena un minuto e Moscardelli con un
bellissimo colpo di testa, su assist manco a dirlo di Lepore, insacca il 3-2
(67’). Ancora il Mosca va vicino alla doppietta, colpendo la traversa. Il Lecce
potrebbe colpire molte volte in contropiede, ma a causa di un eccessivo egoismo
non vi riesce, venendo punito nuovamente e clamorosamente all’88’. Donida perde
un pallone incredibile sulla destra, Caglioni si oppone per ben 2 volte alle
conclusioni avversarie, ma sulla terza del neo entrato Held non può nulla. Alla fine del match la curva Nord fischia, chiedendo l'intervento sul mercato della società.
Sfuma così una
grande occasione, l’ennesima per accorciare sulla Salernitana ancora sconfitta.
Il gioco offensivo del nuovo mister, soprattutto dopo l’1-1 e l’ingresso di
Lepore, ha prodotto molto, ma ha spesso lasciato scoperta la difesa,
insufficiente in tutti gli interpreti.
Le pagelle
(4-4-2) Caglioni
6; Donida 4, Vinetot 5.5, Martinez 5.5, Lopez 5.5; Carrozza 5 (dal 57’Lepore
7), Sacilotto 6, Gomes 5, Doumbia 5; Miccoli 6.5 (dal 78’Della Rocca s.v.), Moscardelli
6.5 All. Pagliari 6
I top
Lepore 7 Oggi
ci sarebbero voluti 11 Lepore in campo: dal suo ingresso tanta corsa, un gol
fantastico sotto la Curva Nord, dopo 5 anni e mezzo di attesa e l’assist per
Moscardelli.
Miccoli 6.5 Al
debutto dal primo minuto in coppia con Moscardelli, l’intesa tra i due lascia
intravedere margini di miglioramento. Un suo pezzo di bravura su punizione
porta il Lecce all’1-1.
I flop
La difesa (5)
Mancava un leader come Abruzzese è vero, ma concedere 3 gol tutti e 3 evitabilissimi, di cui 2
contro una squadra in 10 uomini, è da teatro degli orrori. In particolare
Donida (4) è sembrato in palese difficoltà dall’inizio alla fine.
0 commenti:
Posta un commento