domenica 20 ottobre 2013 Unknown

Lecce-Gubbio: la sintesi e le pagelle dei giallorossi





Il Lecce non riesce a dare una svolta al suo campionato, pareggiando 1-1 contro il Gubbio e restando nei bassifondi della classifica.


Lerda mette in campo la formazione annunciata, col 3-5-2 e Doumbia a fianco di Beretta.  Parte meglio il Gubbio, che sfrutta tanto la velocità degli esterni, colpendo anche una traversa su un cross sbagliato. Un salvataggio di Amodio provvidenziale su uno spunto di Di Francesco sveglia un po’ i giallorossi, che però si dimostrano troppo compassati e faticano a creare azioni pericolose. Il tandem Doumbia-Beretta non riesce a dialogare più di tanto, perché spesso il francese si incarta su sé stesso e Beretta è in giornata no: ci vuole un episodio a favore per sbloccare la gara. Episodio che arriva al 23’, quando sugli sviluppi di una rimessa laterale Lopez è trattenuto in area: è calcio di rigore, che Lopez prima sbaglia, poi ribadisce in rete, siglando il primo gol in giallorosso. Il Lecce manca il 2-0 con D’Ambrosio (molto nervoso oggi), che al posto di tentare il tiro su imbeccata di Doumbia cerca il cross per Beretta in fuorigioco, e con Sacilotto, che cerca il gol della domenica con un pallonetto da 40 metri andandoci ad un passo. Ci si avvia verso la fine del primo tempo, ma puntualmente succede l’imponderabile: in un’azione concitatissima in area giallorossa, Salvi la tocca con la mano, provocando un rigore che Ferrari trasforma (40’). L’episodio galvanizza un po’ gli eugubini, che sfiorano il vantaggio (provvidenziale una diagonale di D’Ambrosio) prima della chiusura.

Il secondo tempo vede subito l’ingresso di Papini per Sacilotto. Il Lecce tiene in mano le redini del gioco fin da subito, pur in maniera abbastanza confusionaria e poco lucida, rendendosi pericoloso su alcune azioni d’angolo e su un paio di punizioni di Lopez mal sfruttate. L’ingresso di Zigoni per un Doumbia opaco vale a poco, mentre quello di Bogliacino per Salvi dà un po’ di incisività alla manovra: un suo cross in mezzo col contagiri viene sprecato da Papini in maniera imperdonabile. Gli ospiti si segnalano solo per qualche azione di contropiede, nate sempre da errori in fase di disimpegno giallorosso, restando per quasi tutta la seconda frazione, così come per ¾ di partita, in 10 dietro la linea della palla. A nulla vale l’assalto finale dei padroni di casa: per risalire la china ci vuole ben altro Lecce.

Le pagelle

Perucchini 6 Impegnato su qualche uscita o poco più, grandi parate non ne deve fare. 

Vinetot 5.5 Inizia maluccio, con la palla che scotta tra i piedi, soffrendo un po’. Nella ripresa è poco impegnato.

Martinez 6 Al centro della difesa, fa valere il suo senso della posizione ed esegue alcuni buoni recuperi.

Diniz 5.5 Si complica alcune volte la vita con alcune giocate in cui ci va bene. Un passo indietro rispetto a Pagani.

D’Ambrosio 5 Inspiegabilmente nervoso, rischia il secondo giallo in più di un’occasione. Raramente azzecca un cross

Sacilotto 5.5 Una grande giocata nel primo tempo poteva regalargli la copertina di giornata. Ma davvero pochi palloni passano dai suoi piedi. (dal 46’ Papini 5 Un’occasione che poteva essere sfruttata meglio per lui nella ripresa. Unica scusante una condizione ancora approssimativa)
 
Amodio  6.5 Una calamita per tutti i palloni che transitano dalla metà campo. Ha acquisito anche una forma accettabile. Si rende protagonista di un grande recupero nel primo tempo.

Salvi 5 Provoca ingenuamente il rigore, macchiando comunque una prova senza infamia e senza lode. (dal 70’ Bogliacino 6 Probabilmente, anzi certamente, il centrocampo compassato giallorosso ha bisogno dei suoi piedi e della sua velocità di pensiero. Il primo cross decente quasi quasi lo fa lui all’80’ circa.)

Lopez 6 Sbaglia il rigore, ma sulla ribattuta è lesto a ribadire in gol. Non incide tantissimo per il resto.

Doumbia 5 Pochi spunti per l’eroe di Pagani oggi, ben marcato (dal 57’ Zigoni 5 Qualche sponda ma è veramente molto lento: sulle palle vaganti arriva sempre secondo)

Beretta 4.5 Abulico per tutta la partita: nemmeno l’ingresso di Zigoni, che lo fa diventare seconda punta, lo scuote

Lerda 5.5 Il suo 3-5-2 è poco produttivo. Ma a sua parziale discolpa a questa squadra per diverse ragioni mancano tutti gli uomini di fantasia, o sono a mezzo servizio. Gente come Miccoli, Bellazzini infortunati e i migliori Melara, Bogliacino, Ferreira Pinto non si regalano a nessuno.

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