A Cosenza, nel
giorno del 107° compleanno del calcio a Lecce, i giallorossi sono sconfitti
1-0, perdendo ulteriore terreno dal terzo posto, ora distante 4 punti. Basta un
unico tiro in porta nei primi minuti per decidere l’incontro, con un Lecce veramente
inconcludente.
Turnover ampio
in casa salentina: in formazione vi sono, rispetto a mercoledì, Gomes, Embalo e
Manconi (per lui esordio dal primo minuto) al posto di Lepore, Salvi e Gustavo,
oltre a Moscardelli nel solito ruolo di centravanti e Lopez dietro. Mannini agisce da interno
a centrocampo. Il primo tiro nello specchio è giallorosso, con Lopez che
colpisce di testa su punizione di Gomes, ma la palla è preda facilmente di
Ravaglia. Il Lecce sembra in campo con le migliori intenzioni, ma basta una
palla persa a metà campo per mettere tutto ciò in discussione: Calderini
riparte in contropiede, semina Vinetot (che non prova neanche a trattenerlo per
la maglia) e Diniz e conclude in diagonale, portando i lupi calabresi in
vantaggio (10’). La reazione del Lecce è in un colpo di testa su punizione di
Abruzzese, sul quale Ravaglia respinge appena prima della linea di porta, ma la
squadra corre poco e si affida solo ad azioni personali: su una di queste il
rasoterra di Embalo esce fuori. Su un contrasto ripetuto in area Moscardelli
reclama un rigore, ma l’arbitro non è dello stesso avviso.
Nel secondo
tempo Gustavo sostituisce un davvero impalpabile Manconi, posizionandosi a
destra. È proprio il brasiliano ad avere la prima occasione di testa, su cross
di Embalo, ma il pallone finisce a lato non di poco. Il Cosenza si limita a
contenere, erige un vero e proprio muro davanti a Ravaglia ed è difficile
penetrare per un Lecce statico e che sembra sulle gambe fisicamente. Mannini,
anche lui irriconoscibile, spara a lato da dentro l’area. Bollini fa entrare
Salvi e Miccoli passando al 4-4-2 ma nell’ultimo quarto d’ora è Embalo a
sprecare un’occasione: il suo tiro al volo, in posizione favorevole, è una
caramella per Ravaglia.
Seconda sconfitta
consecutiva per il Lecce: la bella vittoria contro la Juve Stabia sembra
lontanissima. La squadra sembra accusare un’involuzione fisica nei suoi
elementi chiave (era comunque prevedibile, vista l’età). In aggiunta i
giocatori che avrebbero dovuto dare freschezza, ad esempio i giovani acquistati
nel mercato di gennaio, si stanno rivelando alla lunga abbastanza fumosi ed
inefficaci.
Le pagelle
(4-3-3) Caglioni
6; Diniz 5, Vinetot 4.5 (dal 74’Miccoli s.v.), Abruzzese 6, Lopez 6; Mannini 4.5,
Gomes 5 ( dal 56’ Salvi 5.5), Papini 5.5; Embalo 5.5 (dal 46’Gustavo 5.5), Moscardelli
5, Manconi 4.5 All. Bollini 4.5
I top
Lopez 6 Non si
può parlare esattamente di top, ma di uno dei meno peggio in campo. Mette in
mezzo alcuni palloni che meriterebbero miglior fortuna.
I flop
Vinetot,
Mannini e Manconi 4.5 Un flop per reparto (nel nulla generale della squadra).
Il francese si fa saltare come un principiante da Calderini, senza neanche
provare a fermarlo: errore che condiziona la gara. Mannini prova a giocare solo
nel secondo tempo, ma sbaglia quasi tutti i cross che cerca di mettere in
mezzo, oltre a divorare una potenziale occasione. Manconi invece perde un sacco
di palloni ed è ben contrastato dal suo diretto avversario Corsi: andrà
rivalutato nelle prossime partite.
Bollini 4.5
Rivolta come un calzino la squadra rispetto a mercoledì, per via forse dei 3
impegni settimanali, ma appare anche lui in confusione. Non si capisce perché un
giocatore come Doumbia possa finire addirittura in tribuna.
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