Il Lecce non
riesce proprio a fare il salto di qualità in ottica playoff, impattando sul
pari a Barletta (1-1) dopo una prestazione scialba e alcune ingenuità, costanti
nelle ultime partite.
Pagliari
preferisce Sacilotto a Papini a metà campo, e schiera Bogliacino dietro l’unica
punta Moscardelli. La giornata è piovosa, non l’ideale per provare a giocare
palla a terra. Il Barletta parte meglio, rendendosi pericoloso soprattutto su
calcio d’angolo: Caglioni su uno di essi è costretto a smanacciare. Le fasce
sono terreno di conquista barlettano, mentre dal centro Fall, stretto nella
morsa Abruzzese-Vinetot, non incide. Il Lecce tiene, e alla prima azione trova
quasi casualmente il vantaggio (18’): Doumbia mette in mezzo un bel pallone,
deviato da un difensore, sul quale Liverani esce non bloccando e colpendo la
coscia di Moscardelli, il quale sigla così un vero gollonzo. I padroni di casa
non stanno a guardare, sfiorando il pari con una punizione di Quadri, che dà l’illusione
ottica del gol. Moscardelli in una ripartenza non serve il liberissimo
Bogliacino, sprecando una favorevole opportunità, ma poi impensierisce ancora
Liverani con una bella torsione su cross di Mannini: il portiere è costretto a
concedere l’angolo. Nel mezzo del primo tempo Doumbia è costretto a chiedere il
cambio dopo una brutta caduta, gli subentra Carrozza. Il Barletta ha due
occasioni per riequilibrare la contesa, prima con Danti che colpisce male, poi
con Fall che di testa manda fuori di poco.
Nel secondo
tempo l’andazzo è simile: i padroni di casa fanno la partita, il Lecce contiene
ed è poco pericoloso. Dopo una punizione di Moscardelli deviata in angolo in
qualche modo da Liverani, i giallorossi si abbassano troppo, concedendo campo
alle giocate barlettane. A peggiorare la situazione si aggiunge Sacilotto, che
si fa ammonire per la seconda volta per un fallo a 50 m di distanza dalla
nostra porta (63’). Pagliari toglie Bogliacino per Papini, cercando di
riequilibrare il centrocampo. Il Barletta costruisce qualche occasione, soprattutto
con tiri dalla distanza. Proprio quando il Lecce sembra tenere meglio il campo,
Lopez commette un’ingenuità delle sue, trattenendo (seppur leggermente) in area
l’avversario che l’aveva scavalcato con un sombrero: calcio di rigore, che Danti
trasforma (78’). Nei minuti restanti è
Caglioni a salvare il risultato, su una punizione dal fronte offensivo destro.
Sfuma così una
grande opportunità di accorciare sul terzo posto (il primo posto a 10 punti di
distacco è ormai una chimera), dopo una partita troppo attendista, che si
poteva comunque condurre in porto senza le solite ingenuità. Il cambio di
Doumbia ha sicuramente inciso nel togliere l’inventiva alla squadra.
Le pagelle
(4-4-1-1) Caglioni
6.5; Lepore 6, Vinetot 6.5, Abruzzese 6.5, Lopez 5; Mannini 6, Sacilotto 4.5,
Salvi 5.5, Doumbia 6.5 (dal 33’Carrozza 5.5); Bogliacino 6 (dal 65’Papini 6), Moscardelli
6.5 (dall’82’ Della Rocca s.v.) All. Pagliari 5.5
I top
Abruzzese 6.5
Fall era il pericolo pubblico numero 1 del Barletta, ma viene ben limitato dal
difensore andriese. L’affiatamento con Vinetot sembra ottimo.
I flop
Lopez (5) e
Sacilotto (4.5) I due protagonisti in negativo della giornata giallorossa. Per
il terzino uruguaiano, purtroppo, sta diventando una costante, visto l’ennesimo
rigore provocato. Sacilotto è molto ingenuo in entrambi le ammonizioni, rimediate
in situazioni che non rappresentavano assolutamente un pericolo.
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